Il Nobel per la pace è stato assegnato a Liu Xiaobo, il dissidente cinese in prigione per aver diffuso il documento Carta 08, in cui si chiedono riforme politiche, compresa la libertà di riunione, di stampa e di religione. La motivazione del premio suona come un vero e proprio schiaffo in faccia a Pechino. «Il nuovo status della Cina impone maggiori responsabilità.
Il Sole 24 Ore
La Cina viola diversi accordi internazionali di cui è firmataria, così come le sue stesse norme che regolano i diritti politici». Leggi intero articolo
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