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venerdì 15 ottobre 2010

Bankitalia: disoccupazione reale oltre l'11%

Il Sole 24 Ore
Il tasso di disoccupazione nel secondo trimestre sarebbe oltre l'11% includendo i lavoratori scoraggiati e l'equivalente delle ore di cassa integrazione. Lo rileva la Banca d'Italia nel suo bollettino mensile. «L'andamento del tasso di disoccupazione - spiega Bankitalia - ha riflesso soprattutto quello della partecipazione al mercato del lavoro, in aumento in primavera, in diminuzione in luglio e in agosto».
Secondo Bankitalia nel 2010, le entrate, previste in aumento dell'1,7%, saranno «sostenute dal calo delle compensazioni d'imposta effettuate dai contribuenti. Tali compensazioni - si legge più avanti - si sono notevolmente ridotte nell'anno in corso, sostenendo così la dinamica del gettito effettivo». Peraltro, sempre a proposito di gettito, l'istituto centrale segnala che «i dati disponibili segnalano che sia la crescita delle entrate sia quella delle spese potrebbero risultare inferiori a quanto indicato nella Dfp». Inoltre, il Bollettino ricorda che "la dinamica dell'Irpef versata in autotassazione é stata sostenuta dalla riduzione temporanea dell'aliquota dell'acconto versato alla fine del 2009 che, secondo le valutazioni ufficiali, avrebbe comportato uno slittamento di gettito all'anno in corso per quasi 4 miliardi".
I toni cupi del Bollettino, però, non finiscono qui. I crediti in sofferenza delle banche italiane «potrebbero continuare ad aumentare a tassi significativi anche nei prossimi mesi», avverte ancora via Nazionale nel Bollettino. Vari gli indizi per gli economisti di palazzo Koch. Ad iniziare dal fatto che «l'esposizione nei confronti dei debitori segnalati per la prima volta in sofferenza» é aumentata nel bimestre luglio-agosto, rispetto allo stesso periodo 2009, per proseguire con la constatazione che il livello delle altre tipologie di credito deteriorato (quindi non ancora trasformato in sofferenza) si é mantenuto elevato, al 7,8% dei crediti erogati in agosto. La qualità del credito resta bassa e il deterioramento, aggiunge il Bollettino, è stato significativo «nel comparto delle società finanziarie, delle famiglie consumatrici e delle imprese del settore dei servizi».
Sul fronte del comportamenti di spesa delle famiglie, invece, Bankitalia dice che la situazione resta cauta e i «segnali per i mesi estivi non ne delineano un recupero». «Nel secondo trimestre del 2010 è proseguito il ristagno dei consumi delle famiglie, frenati dalla contrazione degli acquisti di beni durevoli (-6,8% sul periodo precedente)».



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