Dato che sia a destra che a sinistra sono cosi' uniti nell'attaccare Marchionne, ci fa pensare che, probabilmente ha detto il vero. Purtroppo i numeri sono dalla parte di Marchionne. Veniamo ai fatti:
- l'azienda e' in utile, ha un piano industriale che funziona, ha rivisto gli obiettivi al rialzo, il mercato lo premia;
- Marchionne e' stato chiamato da parte dell'amministrazione Obama per rimettere in sesto la Chrysler che era sull'orlo del baratro. Le stime di Chrysler sono anche loro al rialzo ,la previsione e' di arrivare ad un 35% del capitale da parte di Fiat entro il 2011 (Fiat potra' superare il 50% solo una volta restituito tutto il debito nei confronti dello stato americano)
- La richiesta di aumento di produttivita' con adeguamento dei salari reali al resto d'Europa ha un suo senso logico. Il fatto che neanche 1 euro di utile arriva dalle fabbriche italiane dovrebbe far riflettere.
La classe politica invece di difendersi dietro lo "status quo" dovrebbe provare a guardare oltre la linea del fronte. Sediamoci tutti intorno ad un tavolo, sindacati, lavoratori, politici, imprenditori e prepariamoci contro la grande guerra della competizione globale.
Platone 3000
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