Il fatto del giorno - Un fiume di denaro per indebolire il dollaro (da MiaEconomia)
Il fatto del giorno - Un fiume di denaro per indebolire il dollaro
Un fiume di denaro per indebolire il dollaro
(06/11/2010)
L’allentamento della politica monetaria della Fed olre alla spinta ai mercati azionari ha avuto anche un altro immediato effetto, ha indebolito il dollaro contro le principali valute. Appena e’ uscita la decisione delle Federal Reserve dell’ammontare della manovra di quantitative easing, da 600 miliardi ma estendibili fino a 900, la valuta unica si e’ immediatamente rafforzata contro il dollaro (ma lo stesso e’ accaduto per lo yen sui massimi storici contro il biglietto verde).
E’ uno degli effetti cercati e voluti non tanto dalla Fed ma dal Segretario al Tesoro americano, che ha fortissimanente voluto la manovra del quantitative easing. Infatti la massa di denaro che verra’ immessa nel sistema economico al ritmo di 75 milioni di euro al mese, andra’ a comprimere i rendimenti, creera’ un po’ di inflazione e spingera’ ulteriormente in basso il dollaro. Attraverso questa strategia Geithner cerca di ottenere una riduzione delle importazioni e una spinta alle esportazioni, con benefici sull’economia interna e sul deficit delle partire correnti. Di fatto si avra’ una specie di protezionismo camuffato.
Non e’ un caso che la strategia di debt spending varata dalla Fed abbia incontrato le ostilita’ di molte autorita’ straniere, a partire dalla Cina, che alla vigilia del G20 attraverso un suo portavoce ha fatto sapere come molti paesi siano preoccupati dall’impatto che il fiume di denaro americano avra’ sulle loro economie, sollecitando spiegazioni perche’ la fiducia nella ripresa dell’economia globale potrebbero essere danneggiate. Piu’ pacato il commento del presidente della Bce Trichet che si e’ detto convinto che gli Usa non abbandoneranno la linea del dollaro forte. Peccato che un dollaro debole stia nei fatti degli ultimi mesi.
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