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domenica 19 dicembre 2010

Eco: Roma brucia, Berlusconi no (Presseurop)

14 dicembre 2010

Il 14 dicembre Silvio Berlusconi ha ottenuto la fiducia alla camera per soli tre voti mentre Roma era sconvolta dagli scontri tra studenti e forze dell'ordine. Uno scenario che ben si adatta all'immagine descritta da Umberto Eco nella sua recente intervista alla Frankfurter Rundschau: il presidente del consiglio ricorda “uno degli ultimi imperatori romani, disposto a incendiare Roma e abbandonarla alle fiamme”. Di fatto “pensa come un monarca”, non come una persona che vive in una democrazia.
In Europa, da anni ormai, ci si chiede perché Berlusconi continui a cavarsela e perché così tanti italiani lo seguano. Il premier “non nasconde, per esempio, di fare due cose che molti gli invidiano: portarsi a letto molte donne e non pagare le tasse”. È stato accusato di corruzione, di scandali sessuali con minorenni e di presunti rapporti con la mafia. Al suo posto, qualsiasi altro capo di stato in Europa si sarebbe dimesso. Lui invece sembra uscirne addirittura più forte.
Secondo Eco, Berlusconi mostra come potrebbe essere governato un paese per i prossimi vent'anni, attraverso una nuova forma di populismo che si potrebbe definire “avanguardia”. “Usare i mass media e l'influenza sulle masse” – ormai in Italia dibattiti e processi vengono presentati prima in televisione e solo dopo in parlamento e nei tribunali – “e mettere da parte gli strumenti della democrazia rappresentativa, forse diventerà normale in altri paesi”. Per questo lo scrittore sostiene che i paesi europei si interessano tanto a Berlusconi, “perché temono che un politico simile potrebbe un giorno minacciare anche loro”. La questione della fiducia non cambia molto le cose. Berlusconi potrebbe morire domani ma il sistema che ha creato ha una forza attrattiva tale che “il prossimo Berlusconi si potrebbe chiamare Murdoch o chi per lui”.
Eco propone il paragone con Napoleone III che, dopo essere stato presidente della seconda repubblica francese, ha esteso il diritto di voto agli abitanti delle campagne, poco informati e attenti alle indicazioni dei sacerdoti, fedeli a Napoleone.“Così col sostegno delle masse incolte, si è fatto nominare imperatore”. Ha indetto un referendum, cioè è ricorso ai mezzi democratici, per ottenere “pieno potere dittatoriale”. Così, in un certo senso, ha fatto anche Hitler e Berlusconi “sta diventando un altro esempio di come in questo modo si arrivi al potere e si governi”.
Decisivo in questi ultimi anni è stato poi il cambiamento nella comunicazione di contenuti politici e quindi anche di precisi valori. Basta pensare che negli Stati Uniti il presidente Nixon ha dovuto dimettersi per aver mentito. Clinton invece, che ha dichiarato il falso su una sua relazione extraconiugale, è rimasto al potere. Tra Nixon e Clinton c'è meno di una generazione. “Fare sesso con una stagista sarebbe stato inaccettabile ai tempi di Nixon, i media lo avrebbero attaccato duramente. Oggi è esattamente il contrario”. In Italia, le ragazze che sono diventate famose proprio perché sono andate a letto con Berlusconi rilasciano interviste di continuo o vengono fotografate quando vanno in discoteca, tutto per apparire. “Il prossimo Berlusconi potrebbe agire anche peggio e le persone lo accetterebbero comunque.
La conclusione di Eco è amara. “Non sono felice della situazione in Italia e non si tratta più tanto di me stesso, per questo sono troppo vecchio. Ma dei miei figli e dei miei nipoti, per i quali desidererei qualcos'altro. Vede, sono nato sotto il fascismo. Desidererei tanto non dover morire sotto Berlusconi”. Anna Franchin


Fonte: http://www.presseurop.eu/it/content/blog/429291-eco-roma-brucia-berlusconi-no

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