Tommaso Padoa-Schioppa (Press Europ)
Addio, mr. Europa
20 dicembre 2010
Il 18 dicembre, dopo aver guidato i suoi invitati in una visita privata alla cappella Sistina ed essersi seduto a tavola con loro, Tommaso Padoa-Schioppa ha tenuto un breve discorso di ringraziamento. Poi è crollato sulla sedia. È deceduto qualche minuto più tardi, prima ancora di essere trasportato in ospedale.
Così se ne va, a settanta anni, uno dei più brillanti partigiani dell'integrazione europea in Italia. Un grande social-liberale, già alto dirigente della Banca d'Italia, membro del direttorio della Banca centrale europea, presidente dell'autorità per la sorveglianza dei mercati italiani e ministro delle finanze di Romano Prodi. Per tutta la sua vita Padoa-Schioppa ha "incarnato la voce e l'anima della migliore tradizione dell'europeismo italiano", gli rende omaggio il Corriere della Sera.
Il quotidiano milanese ricorda alcune delle frasi celebri di "Tps", come quella sui "bamboccioni" che dovrebbero darsi una mossa e non aspettare che gli altri facciano tutto per loro, o quella sulle imposte, che a suo dire sono una "cosa meravigliosa" perché permettono al contribuente di partecipare alla vita sociale. Il Corriere ha messo in rete gli editoriali e gli interventi di Padoa-Schioppa. Di questi tempi, una lettura decisamente confortante. Articolo Corriere
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